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Allergia Nichel: Alimenti Contenenti Nichel

Assicurano una sensazione di sollievo immediato combattendo i sintomi del raffreddore da allergia. Questi sintomi insorgono generalmente nella zona in cui la cute entra in contatto con la sostanza irritante, generalmente prodotti aggressivi. Purtroppo, fra questi ultimi, c’è una gamma di prodotti vegetali ad elevato valore per la nostra alimentazione come asparagi, carote, fagioli, piselli, pomodori, pere, prugne, sedano e spinaci. Va precisato che, se dopo l’ uso di un rossetto, una crema, un deodorante si forma sulla pelle un’ irritazione non sempre si è in presenza di un’ allergia: spesso si tratta solo di dermatiti da contatto irritanti di modesta entità (prodotti spesso irritanti sono shampoo, lozioni, creme per il viso, matite, ombretti, mascara). Utile anche per combattere l'allergia da acari, così come il ribes nero. Specialmente riguardo l'allergia alle graminacee, l'effetto dell'occhio può peggiorare: congiuntivite allergica ovvero arrossamento, gonfiore, lacrime e altri liquidi provenienti dall'occhio. Al contrario di come comunemente si pensa, l'allergia non è causata dalla pelliccia del micio, ma da alcune proteine contenute nella sua saliva, che vengono depositate sul mantello durante la toletta. Viene ritenuto che gli individui allergici alle uova possano tollerare il pollo cotto essendo le due proteine termolabili. Si effettua posizionando gli apteni su appositi dischetti adesivi (patch) che vengono applicati sulla cute in maniera occlusiva (di solito nella regione compresa tra le scapole) per qualche giorno al termine dei quali si effettua la lettura.

Il patch test è un metodo utilizzato per determinare se una sostanza provoca allergie da contatto o dermatite da contatto. Tale metodo è comunemente usato solo per le allergie inalatorie. Dobbiamo aspettare i primi anni dell'Ottocento per vedere le prime scoperte che riguarderanno le allergie così come la intendiamo oggi. Altri, invece, sono intolleranti ad alimenti, additivi, farmaci, per via di defi cit enzimatici o perché queste sostanze sono “intossicanti”». Nel 1902 i francesi C. Richet e P. Portier introdussero per la prima volta il concetto di anafilassi, come risposta acuta e grave a sostanze estranee all'organismo. Il notevole vantaggio è determinato dalla bassissima incidenza di effetti collaterali alle dosi corrette, e la possibilità di uso molto prolungato (trattamento di mesi o anni per l'asma). Le dermatiti allergiche da contatto sono in aumento: oggi anche gli uomini e perfino i bambini fanno uso di cosmetici. Molto più recenti sono gli antileucotrienici (es. Nel dubbio di un’allergia alimentare ci si dovrebbe attenere a una dieta povera di alimenti con nichel, evitando o riducendo al minimo il consumo di quegli alimenti che per natura ne sono ricchi.

Riassumendo, l’intolleranza è dose dipendente mentre l’allergia no (basta una quantità piccolissima dell’allergene per produrre anche gravi reazioni); l’intolleranza può coinvolgere il sistema immunitario, ma può essere indotta anche da altri fattori (carenza o essenza disturbi gastrointestinali farmaci di un enzima, effetto tossico diretto su un tessuto), mentre l’allergia è sempre provocata dall’eccesso di liberazione di istamina, causata a sua volta, dalla produzione in eccesso di anticorpi IgE. Le punture di insetti possono provocare massicce reazioni a livello locale (un arrossamento della pelle di dimensioni superiori a 10 cm). La risposta varia da un leggero arrossamento della pelle a rigonfiamenti pruriginosi simili a una puntura di zanzara. La risposta era positiva quando dopo 30 minuti circa appariva un intenso arrossamento, provocato dalla risposta infiammatoria locale all'agente estraneo (chiamato "allergene"). La desensibilizzazione specifica verso un allergene a volte è complementare a una desensibilizzazione aspecifica con la somministrazione di calcio, magnesio e iposolfito di sodio. Purtroppo non esiste sempre una reazione causa effetto, può capitare di avere un test positivo per un allergene che in realtà il bambino assume quotidianamente senza problemi di salute, in questo caso NON si deve eliminare la proteina dalla dieta! La reazione allergica si presenta con ricorrenza stagionale, in corrispondenza del periodo di pollinazione caratteristico per ogni specie responsabile dell'allergia.

Ricorda che per definire la diagnosi, è necessario eseguire una serie di dolore farmaci accertamenti, riferendosi sempre al proprio medico allergologo. Perciò considerando il proprio sfondo culturale e modo di vivere, apprendere di stravolgere necessariamente il proprio comportamento alimentare, può essere traumatico. Responsabile della progressione e acutizzazione dei sintomi, può essere anche una alimentazione scorretta che, accentuando l’infiammazione a livello intestinale, innesca la sintomatologia allergica. Esso infatti può essere considerato come un “sistema cognitivo”, il cui scopo è l’affermazione della propria identità, in costante comunicazione con le informazioni provenienti dall’universo esterno e interno. Lo scopo è quello di pensare a rieducare un organismo affinché possa controllare le reazioni allergiche riportandole all’interno della sua capacità di tolleranza. Le allergie alimentari causano raramente reazioni respiratorie (asmatiche) o rinite. A seconda della gravità, l'anafilassi provoca reazioni cutanee, broncocostrizione, gonfiore, pressione bassa, coma e morte. La diagnosi precoce consente di risparmiare sui costi delle visite mediche, cure secondarie, diagnosi errate e ricoveri di emergenza. Occorrono quindi delle cure a lungo termine. Le dermatiti costituiscono una delle patologie più diffuse fra le donne che svolgono lavori di casa.

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